12 - Il Santo. Oggi


34[C]: L’interno del santuario visto dal portone principale.
Sono le 7 meno un quarto del 1° ottobre 2017, e i fedeli hanno già preso posto sui banchi in attesa dell’inizio della prima messa, quella di benvenuto ai pellegrini. Nonostante si tratti del pellegrinaggio d’autunno, l’affluenza dei devoti non può essere contenuta dalla chiesetta seppur di dimensioni generose dopo le opere di ristrutturazione e ampliamento del 1795, per cui molti fedeli assistono alla celebrazione dall’esterno assiepati diligentemente sul sagrato.
Il santuario originario non aveva ne' le fattezze ne' la notorietà dei giorni nostri.

E' stato infatti riedificato e ingrandito più volte fino ad assumere l'aspetto attuale, e circondato col passare degli anni dalle cumbessias, gli alloggi destinati ad ospitare i pellegrini novenanti che per possibilità o per logistica non possono affrontare quotidianamente il trasferimento da casa al santuario e viceversa.
In pratica, oggi, il sito si presenta come un piccolo villaggio chiuso proprio dai muri esterni delle cumbessias, e con al centro la chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi.
Sul sagrato, ad accogliere i pellegrini e i fedeli, una candida effige della statua del Santo. Un’altra statua è l’esemplare ligneo presente all'interno della chiesa, che recentemente è adornato anche da una conchiglia fregiata della Croce di Santiago de Compostela.

36[C]: La statua di San Francesco sul sagrato
accoglie i pellegrini appena giunti dal cammino.
Viene spesso “rinfrescata” a causa delle ingiurie
della pioggia e degli uccelli.
35[C]: Statua di S. Francesco all’interno della chiesa.
Qualcuno, forse in segno di una qualche continuità
ha offerto la sua testimonianza del pellegrinaggio
a Santiago de Compostela.

Sono cambiati i tempi, ed è ormai solo un ricordo il rito della pesata del bambino, in cui a seguito di grazia ricevuta veniva offerta al Santo una equivalente quantità di carne di agnello e di vitello.

Sono cambiati i tempi, e sempre più è tangibile l’inquinamento commerciale dell’evento con la presenza sempre più massiccia in prossimità del Santuario di venditori ambulanti di ogni genere di mercanzie e souvenir. Per arrivare al limite sconcio di alcuni tour operator che usano l’evento per promuovere gite a tema condite da “bonus” di spuntini gratuiti a base di piatti della gastronomia rurale.
Sono cambiati i tempi.