19 - Ubicazione e siti di interesse

Il titolo di questo capitolo preluderebbe ad un’illustrazione di tutto quanto di interessante possa incontrasi in occasione di una visita al sito oggetto di queste pagine, ma data la vastità dell’argomento che meriterebbe una trattazione dedicata, potrò solo citare pochi riferimenti ad alcuni siti e punti di interesse che costellano il cammino e i dintorni del Santuario. Mi riservo in un futuro auspicabilmente prossimo, di dedicare un quader­no all’argomento specifico delle escursioni sportive e culturali.

Ma diamo uno sguardo all’oggetto centrale di queste pagine.

San Francesco.
Il piccolo compendio francescano esteso su un’area di poco più di mezz’ettaro sorge a mezza costa su una bassa collinetta dai declivi morbidi a circa 460 metri di altitudine. Nascosto alla vista sia dalla strada a monte in direzione di Lula verso nord a soli 2 km, sia dalla parte a valle verso sud-ovest in direzione di Nuoro, il villaggio è semicircondato da un giovane boschetto di eucalipti, per cui lo si scorge parzialmente solo nell’ultimo breve tratto di strada, quello dall’asfalto rosso che lo separa dall’ultima croce del cammino.

Monte Albo.
Se il piccolo borgo è poco visibile dalle zone abitualmente percorribili, al contrario la visuale dall’interno spazia ad est verso il panorama mozzafiato delle zone più suggestive del versante nord-occidentale del vicino Monte Albo (Arbu=Bianco dal colore delle sue cime calcaree) che incombe dall’alto dei suoi 1127 metri delle cime gemelle di punta Catirina e punta Turuddò, e di altre cinque cime sopra i mille metri.

Nelle immediate vicinanze del piccolo villaggio, a soli 200 metri dall’ultima croce sulla “stradina rossa” sorge un’altra chiesa campestre meno carica di storia e tradizione. San Nicola.

Chi invece vuole ampliare la propria “collezione” di chiese campestri, può recarsi al meno recente Santuario di San Matteo, raggiungibile con due chilometri di asfalto dopo il bivio della “Madonnina” di Santa Barbara sulla SP 38 verso destra, più altri due km di strada secondaria in lastroni di cemento e asfalto, che attraversa due torrentelli.

Proprio nel periodo della festa d’autunno, il visitatore potrà approfittare della breve distanza da S.F. per visitare le Cortes Apertas” del Comune di Lula, godendo della squisita ospitalità dei Lulesi, delle degustazione dei prodotti enogastronomici, e dell’artigianato locale, oltre a visitare “Sa Creja Mazore” , la Parrocchiale, con i suoi dipinti dei primi del secolo scorso.

Sulla SP73, al km 9 è ben segnalato il bivio per le Miniere di Sos Enattos, inserite dall’Unesco nel Parco Geominerario della Sardegna. Il sito ricopre anche una primaria importanza storica nel campo del sociale per uno dei primi scioperi dei minatori, nel 1899.1

Il Mont’Albo è stato recentemente dichiarato dall’Unione Europea come S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario) per la sua ricchezza di attrattive naturalistiche e archeologiche. Le sue cime calcaree sono attraversate dall’undicesima tappa del Sentiero Sardegna fino a valle, nelle immediate adiacenze della Chiesa del Miracolo, facilmente raggiungibile anche da Lula con appena due chilometri di stradina asfaltata.

Ho già accennato alla vastità dell’argomento “Punti di interesse”; ebbene, il solo Monte Albo meriterebbe, a ragione, un’intera trattazione a sé.

Restando invece sul cammino e procedendo da Nuoro verso Lula, troviamo nell’ordine i seguenti siti che meriterebbero una visita, ovviamente in diurna.

All’uscita di Nuoro, la Chiesa della Solitudine, nella quale hanno riposato in passato le spoglie della grande scrittrice nuorese e premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda.

A un chilometro dal capoluogo, sulla destra, la ripida stradina di trecento metri in salita che conduce alla chiesa campestre di Nostra Sennora de Balubirde (Valverde).

Proseguendo in discesa sulla SP 45, dieci metri prima del bi­vio a destra per il cammino, sul lato opposto della strada in lo­calità Janna Ventosa, in meno di 150 metri una breve stradina bianca conduce alla Domus de Janas di Janna Ventosa.

Scendendo ancora sulla statale per 500 mt fino alla prossi­ma curva a sx, imbocchiamo sempre a sx la stradina bianca che in meno di un chilometro conduce all’area archeologica della necropoli e Domus de Janas di Maria Frunza.

Lungo tutto il cammino, a poca distanza dalla strada o dal sentiero si trovano una quantità di siti archeologici di età nuragica e precedente, che è impossibile illustrare tutti in queste pagine, ma di cui si trova facimente riscontro sul web, anche visitando il sito Wikimapia.org.


1http://www.lamiasardegna.it/files/lula.htm