21 - Due considerazioni "critiche"

È incomprensibile come alcuni siti web, fra cui qualcuno si fregia di nomi inneggianti all’informazione, siano, non solo in questo caso, le bandiere della disinformazione.

Nel caso specifico del Santuario di San Francesco di Lula, capita di leggere (caso tutt’altro che isolato) che il santuario fu edificato da Francesco Tolu nel 1890. Data decisamente contrastante con i documenti ufficiali che sanciscono la riedificazione nell’anno 1795 come rifacimento di una chiesa più piccola databile fa il XVI e il XVII secolo. É palese la confusione delle date col fatto che l’elenco dei priori noti parte dal 1890, o peggio ancora con il fatto che sempre nel 1890 inizia la “produzione” letteraria di Grazia Deledda, autrice, fra gli altri, del romanzo “Elias Portolu” in cui la scrittrice parla appunto di Francesco Tolu, rendendolo noto alla collettività. Ma si tratta di un romanzo, non di estratti anagrafici documentali, e pertanto soggetto alle fantasie dell’autore, libero di rinominare soggetti veri o presunti tali, e nel caso specifico di ricollocare temporalmente personaggi ed eventi.

Un sito a vocazione turistica riporta addirittura “…santuario di San Francesco di Lula, creato nel 1890 da un giovane nuorese…” ed esprime la distanza del pellegrinaggio in 30 km; ma i più parlano di 35. Anche qui la confusione impera! 35 sono i km in auto che separano il santuario dal capoluogo barbaricino. La distanza coperta dai camminanti è di 25 km, ettometro più, ettometro meno.
Comunque c’è un modo certo di misurare la distanza in questione: esprimerla nell’unica unità di misura che conta in questi casi: la fatica.

Appuntamento quindi alla prossima edizione, a chi vorrà partecipare, a mezzanotte alla chiesa del Rosario, e…

...Buon cammino!




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