07 - S'Arbore

S’Arbore: una nota stonata che mischia sobrietà e opulenza.

È il rito che chiude definitivamente i festeggiamenti e ufficializza il passaggio delle consegne tra i due priori..

Al termine della novena primaverile, il 10 di maggio due cortei di pellegrini si incontrano a metà strada fra Lula e Nuoro: quello con il priore uscente parte da San Francesco dirigendo verso Nuoro; quello con il nuovo priore parte da Nuoro in direzione opposta. Nel luogo d’incontro il grande gruppo così composto si accampa in un bosco di querce in agro di Marreri., dove si tiene la tradizionale festa di S’Arbore incentrata su un grande banchetto comunitario all'aperto offerto dal nuovo priore, alla presenza del simulacro del Santo.

Tutti i partecipanti pasteggiano con abbondanti portate di carne di pecora, agnello, porcetto, con casizzolu, pane carasau, dolci e altri prodotti tipici nuoresi, il tutto accompagnato da abbondanti libagioni fino a pomeriggio inoltrato, quando verso le sei, si torna a Nuoro per fare tre volte il giro della Chiesa del Rosario e suggellare definitivamente la fine dei festeggiamenti.

Una nota stonata, a mio vedere, e non solo, che anche se rappresentativa dell’entusiasmo del nuovo priore per l’incarico ricevuto, enfatizza il contrasto fra l’esagerata opulenza del convitto, quasi un baccanale, con la sobrietà e morigeratezza del Santo poverello, dai consumi e costumi senz’altro più parchi.

Considerazioni a parte, resta il fatto che il nuovo priore avrà il suo bel da fare per i prossimi 12 mesi fini a quando a sua volta passerà le consegne al nuovo priore.
Ma chi sceglie il priore? E con quali criteri?
31[W]: S’Arbore.
Un momento del convivio festoso presso il boschetto in località Marreri.
A fine giornata il rientro a Nuoro.