Il sottoscritto ha voluto provare, a giugno, luglio, e ottobre 2017, a effettuare il cammino in solitaria diurna, per poter avere delle immagini dei luoghi, per essere come d’uso in compagnia dei suoi soli pensieri, e per “mappare” il territorio, anche a fronte della possibile individuazione (come è stato) di facili percorsi alternativi alle strade di grande traffico veicolare e all’asfalto in generale. Ecco così spiegata la presenza in questo diario di tante foto diurne del cammino.
In realtà si è trattato di una specie di sopralluogo in tre tempi, quasi un reportage, con foto, appunti, e censimento delle croci e delle stazioni di preghiera, effettuato in una prima giornata e in auto sui tratti asfaltati, e in una giornata successiva, a una settimana di distanza, a piedi sul percorso campestre. Un completamento a ottobre ancora in auto.
Trattandosi di un cammino che attraversa terreni privati, mi sono ritrovato a dover scavalcare diversi cancelli chiusi che invece durante le due notti del cammino i proprietari tengono aperti. Alcune chiusure è stato sufficiente aprirle e richiuderle, in qualche caso con difficoltà.
Ma i problemi non sono finiti qui: in un podere, dopo la Girandola proprio in mezzo al sentiero due curve dopo un cancello, tre grossi cani da pastore hanno fatto il loro dovere cercando di intimidirmi, ma ottenendo solo il risultato di agitare il vicino gregge delle pecore.
38[R]: L’incontro con i cani pastore. Il video è un po’ più rappresentativo... |
Sono cose normali che capitano in zone poco antropizzate, ma che potrebbero cambiare se i luoghi fossero più battuti dai pellegrini durante tutto l’anno. Penso che per una nobile causa anche i proprietari dei fondi accetterebbero di buon grado il “fastidio” così come avviene su altri cammini di fede più battuti.